Il Valore Pubblico: sfide e opportunità per il futuro del nostro territorio
Un convegno tenutosi recentemente nel Castello di Carini, nell'ambito del ciclo itinerante “Provincia in Ordine 2023-2024”, promosso dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Palermo, ha offerto uno spaccato intrigante sul Valore Pubblico. Questo concetto, spesso sottovalutato, è emerso come denominatore comune, collegando trasversalmente le questioni legate alla programmazione negli enti locali, all’attuazione del PNRR, al PIAO, ai rendiconti e ai controlli.
Cos'è il Valore Pubblico?
In parole semplici, il Valore Pubblico è il benessere economico, sociale e ambientale che le politiche e i servizi pubblici generano per la collettività. Non si tratta solo di efficienza e risparmio, ma di creare un impatto positivo sulla vita dei cittadini. Il Valore Pubblico e il coinvolgimento attivo della collettività nella scelte di interesse pubblico, non sono concetti nuovi. Il Dipartimento della Funzione Pubblica si era già preoccupato ed occupato di raccomandare “alle pubbliche amministrazioni di promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche” (cfr. Direttiva 2/2017) nel rispetto dell'interesse comune e generale della creazione del valore condiviso. Con le linee guida allegate alla direttiva il DFP consegnava un indirizzo preciso enunciando che “L’amministrazione crea valore pubblico quando persegue (e consegue) un miglioramento congiunto ed equilibrato degli impatti esterni ed interni delle diverse categorie di utenti e stakeholder: per generare valore pubblico sui cittadini e sugli utenti, favorendo la possibilità di generarlo anche a favore di quelli futuri, l’amministrazione deve essere efficace ed efficiente tenuto conto della quantità e della qualità delle risorse disponibili.” Era il 2017 ma, come spesso accade, i concetti innovativi vengono adottati quando già l'innovazione ha palesato, almeno in parte, le conseguenze del cambiamento. E' passato da poco un lustro ma siamo ancora ( e sempre) in tempo. Oggi, il valore pubblico è diventato un obiettivo primario per le istituzioni, che devono renderlo esplicito fin dalla fase di pianificazione. Attraverso strumenti come il Piano Integrato delle Attività e Organizzazione (PIAO), l'amministrazione può delineare le strategie per creare valore pubblico e valutarne l'impatto, utilizzando indicatori come quelli elaborati dall'Istat (BES) e gli obiettivi dell'Agenda 2030 (SDGs). Enrico Deidda Gagliardo (Prorettore alla Programmazione, al Bilancio e alla creazione di Valore Pubblico dell’Università degli Studi di Ferrara) esperto nel campo della pubblica amministrazione e fondatore e direttore scientifico del CERVAP, in uno dei suoi scritti ha messo in evidenza che “il concetto di Valore Pubblico dovrebbe guidare quello della performance dell’Ente, divenendone la stella polare sia in fase di programmazione che di misurazione e di valutazione” e nel definirlo “un concetto astratto e caleidoscopico che per divenire concreto va contestualizzato nel contenuto, nel tempo e nello spazio” ha citato questo esempio che in modo semplice può spiegarne l'utilità ed il fine “un sindaco di un Comune si dovrebbe chiedere: “quali dimensioni del benessere (contenuto) devo migliorare entro i 5 anni del mio mandato, rispetto alla situazione attuale (tempo), per le specifiche categorie di cittadini e di imprese di questo specifico territorio (spazio)”. La conoscenza delle risorse disponibili, delle esigenze e delle aspettative da soddisfare sono alla base di qualsiasi programmazione e l'impatto diventa uno degli elementi di novità in grado di stabilire e misurare se un ente ha creato valore o disvalore pubblico.
Un tema che non riguarda solo gli addetti ai lavori
È importante sottolineare che la creazione di valore pubblico non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma coinvolge l'intera comunità. Gli utenti e gli stakeholder hanno un ruolo cruciale sia nella fase di pianificazione, portando le proprie aspettative ai decisori, sia nella valutazione finale, fornendo feedback sugli impatti delle politiche. Dopotutto, siamo noi i cittadini che fruiscono dei servizi pubblici e che ne subiamo gli effetti.
I commercialisti: un ponte tra cittadini e pubblica amministrazione
I commercialisti possono giocare un ruolo chiave nel promuovere la cultura del Valore Pubblico. Essi sono infatti cittadini, utenti, tecnici, professionisti competenti e intermediari tra la collettività e la pubblica amministrazione in grado sia di rappresentare le istanze ed i bisogni della collettività sia di valutare l'efficacia, l'efficienza e le potenzialità di una qualsiasi (pubblica, partecipata ecc..) macchina amministrativa. Occorre promuovere una maggiore consapevolezza su queste tematiche e per farlo è necessario adottare un linguaggio accessibile al cittadino comune ma tecnicamente competente nel rapporto con le istituzioni. I commercialisti, con la loro posizione privilegiata, possono e devono essere protagonisti in questo processo di divulgazione, sensibilizzazione e supporto alle istituzioni.