Se Start Up fa rima con commercialisti

L'ordine a fianco della competizione nata in seno all'Università di Palermo. La consulenza come leva strategica per il successo di giovani idee imprenditoriali.

Se Start Up fa rima con commercialisti
La premiazione dei vincitori della Start Cup Palermo

La Start Cup, giunta alla diciannovesima edizione, è una "business plan competition" tra gruppi di persone che elaborano idee imprenditoriali basate sulla ricerca scientifica. I partecipanti alla Start Cup Palermo (SCP), promossa e realizzata dall’Università degli Studi di Palermo tramite il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (SEAS), hanno preparato una  “idea d’impresa”, focalizzata sulla descrizione dell’idea imprenditoriale e sulla sintetica definizione del mercato di riferimento. Al termine di questa tappa, il Comitato Tecnico Scientifico, presieduto dal coordinatore, il docente Marcantonio Ruisi (nominato dal Rettore dell’Università di Palermo quale delegato alla promozione delle attività di spin-off e alle start-up innovative) ha analizzato e valutato le “business idea” e selezionato le migliori proposte utilizzando come criteri principali l’originalità, il tasso d’innovazione e la possibilità di effettiva realizzazione economica. I gruppi autori delle migliori idee selezionate hanno acquisito il diritto di usufruire dell’assistenza di uno o più esperti per la redazione di un Business Plan completo.


Gli esperti valutano le idee di impresa
L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Palermo, sponsor storico dell’evento, ha fornito un supporto nella fase di redazione del “business plan” grazie alla partecipazione, tra gli esperti nominati da Ruisi, del vicepresidente, Debora Gagliardi. Alla SCP è seguita la Start Cup Sicilia. che si è svolta a Palermo, nella sede della Regione Sicilia di UniCredit e che ha visto vincitore il progetto BioRESystem, nato all’interno dell’Università del capoluogo siciliano. In giuria alla Start Cup Palermo e alla Start Cup Sicilia in quota UNIPA, il Consigliere dell’ODCEC di Palermo, Francesco Pinelli.  Il progetto vincitore ha permesso di sviluppare un servizio basato su un sensore ambientale in grado di studiare, in real time, gli effetti di inquinanti a livello aereo su una mucosa respiratoria riprodotta ex vivo, attraverso il monitoraggio del rilascio di molecole specifiche (proinfiammatorie ed indici di stress cellulare), con la possibilità di verificarne gli effetti a livello macroscopico e microscopico. Il servizio si rivolge a diversi segmenti di clientela: aziende di consulenza ambientale, istituti di ricerca, laboratori che vogliono condurre un’analisi mirata sugli effetti dell’esposizione ambientale sulla mucosa respiratoria umana, ma anche agenzie governative, imprese private, strutture sanitarie. Il progetto parteciperà, insieme ad altri 5 (2 dell’Università di Palermo, 2 dell’Università di Catania e 1 dell’Università di Messina) alla finale del PNI - Premio Nazionale dell’Innovazione che quest’anno si terrà a Milano il 30 novembre e l’1 dicembre. Massimo Midiri, Rettore dell’Università di Palermo, nel suo intervento introduttivo della manifestazione, ha evidenziato che “L’università sta cambiando pelle nel senso che non facciamo più il lavoro classico della produzione di uno specialista d’area, ma stiamo facendo qualcosa di diverso, l’Università mette il ragazzo nelle possibilità di credere nelle proprie possibilità di diventare imprenditore”. Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit Italia, a margine della finale della StartCup Sicilia, business plan competition, ha sottolineato che “In Sicilia nel 2023 abbiamo 752 start up. Questo è un indice che mostra vivacità nel mondo imprenditoriale del nostro territorio, confermato anche dalle Pmi innovative che negli ultimi quattro anni sono raddoppiate passando da 41 a 98. Siamo nella direzione giusta e tutti insieme possiamo contribuire a far sì che ci siano altre e nuove start up che vanno affiancate”.

Commercialisti e Start up, un legame necessario. 
In questo scenario non può che svolgere un ruolo fondamentale di supporto la categoria dei Commercialisti, diffondendo tra i giovani la cultura imprenditoriale lavorando in sinergia con Università e sostenendo attivamente l’attività imprenditoriale sia nelle fasi di avvio dell’idea di business che nella fase di sviluppo e crescita. Gli imprenditori non devono monitorare solo il fatturato, ma anche i costi, le dinamiche di crescita e soprattutto la gestione delle risorse finanziarie. La cultura dell’imprenditore, anche con riferimento al recente obbligo di istituire "un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa" (art. 2086 c.c.), deve cambiare velocemente, con il necessario supporto dei Commercialisti. La “tradizionale” consulenza fiscale e tributaria rappresenta ancora oggi una parte importante negli studi dei Commercialisti, ma le esigenze delle imprese comportano la necessità di ricorrere a competenze su controllo di gestione, redazione di business plan e report aziendali, ristrutturazioni, digitalizzazione, internazionalizzazione e sostenibilità, che da sempre fanno parte del DNA della categoria. La sfida per imprenditori e professionisti è stare al passo in un mondo che va sempre più veloce. Una sfida che può essere vinta se si punta sulla specializzazione e si creano reti tra professionisti, perché l’unione fa la forza.