Il merito creditizio al test degli impatti Esg
Se il pensiero etico fatica ad imporsi accorre in soccorso il mondo finanziario
Sembra quasi paradossale immaginare un mondo finanziario che possa contribuire ad offrire strumenti ed opportunità per realizzare progetti ed attività che abbiano un impatto positivo sulla società e sull'ambiente. Complice probabilmente un retaggio culturale, a mente del quale il mercato dei capitali è mosso da un cinismo finanziario orientato alla mera speculazione ed al mero profitto, facciamo fatica ad immaginare questo stesso mondo camminare a braccetto insieme al pensiero etico per la ricerca e la soddisfazione del bene comune.
La Finanza sostenibile
L'etica del sistema finanziario, in realtà, non è argomento moderno; già Aristotele nel corso delle sue lezioni sosteneva che “Nel dare bisogna proporsi il bene e dare ragionevolmente. Si deve sapere a chi si deve dare; quale ammontare è conveniente e qual è il momento appropriato. In tal modo si fa, nel più alto grado possibile, un servizio vero l’altro”. La finanza sostenibile, tuttavia, oggi è certamente un tema di grande attualità e rilevanza, che riguarda il modo in cui il settore finanziario può contribuire a creare un mondo più equo e rispettoso dell’ambiente. La finanza sostenibile integra i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle decisioni di investimento, orientando i capitali verso progetti e attività che hanno un impatto positivo sulla società e sul pianeta. Ma non solo.
Le linee guida dell’Autorità bancaria europea (EBA)
Dal 30 giugno 2021 le banche europee devono seguire delle nuove linee guida per la concessione e il monitoraggio del credito, che le obbligano a tenere conto dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro decisioni, nei loro processi e nella valutazione del merito creditizio. In pratica, le banche dovranno valutare se i prestiti che concedono sono compatibili con i principi di sostenibilità, se i clienti a cui li erogano sono esposti a rischi o opportunità legati ai fattori ESG, e se hanno delle strategie per affrontarli.
Ma cosa sono i fattori ESG e perché sono importanti?
I fattori ESG, non fa male ricordarlo, sono quegli aspetti che riguardano l’impatto delle attività economiche e finanziarie sull’ambiente, sulla società e sul modo di gestire le organizzazioni. Per esempio, i fattori ambientali comprendono le emissioni di gas serra, il consumo di energia e di risorse naturali, la gestione dei rifiuti, la biodiversità, ecc. I fattori sociali includono il rispetto dei diritti umani, la salute e la sicurezza dei lavoratori, la diversità e l’inclusione, il coinvolgimento della comunità, ecc. I fattori di governance riguardano la trasparenza, l’etica, la responsabilità, il controllo interno, la remunerazione, ecc. La sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) è diventata un tema centrale nel mondo economico e finanziario, con implicazioni rilevanti per le imprese e le banche. In particolare, i fattori ESG influenzano la valutazione del rischio e della redditività delle attività, la reputazione e la competitività dei soggetti coinvolti, nonché le aspettative e le preferenze degli stakeholder.
l ruolo dei commercialisti
Il ruolo dei commercialisti nel rapporto banca-impresa, anche e soprattutto, alla luce delle linee guida EBA-GL LOM è quello di fornire una consulenza qualificata e aggiornata sulle modalità di accesso al credito e sulle opportunità offerte dal sistema finanziario. I commercialisti possono aiutare le imprese a elaborare e comunicare un’adeguata informativa economico-finanziaria, storica e prospettica, qualitativa e quantitativa, che tenga conto delle esigenze e dei criteri delle banche nella concessione e nel monitoraggio dei prestiti; possono elaborare e proporre nuovi modelli operativi e di business monitorandone, nel tempo, l'andamento. Il compito dei professionisti del settore richiede competenze di alto profilo e strumenti adeguati. Fra questi, il documento di ricerca di recente pubblicazione elaborato dalla Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti dal titolo “L’informativa economico-finanziaria e la bancabilità delle Pmi: indicazioni EBA-GL Lom e spunti operativi” rappresenta una risorsa preziosa per supportare e fornire indicazioni utili per svolgere al meglio questo (ritrovato) ruolo del commercialista.
Conclusioni
L’attenzione ai fattori ESG da parte delle banche e delle imprese non è solo una questione di conformità normativa, ma anche di opportunità strategica. La sostenibilità, infatti, può essere fonte di vantaggio competitivo, di creazione di valore e di fidelizzazione dei clienti e degli investitori. Allo stesso tempo, la sostenibilità comporta anche dei rischi, che devono essere adeguatamente identificati, misurati, gestiti e comunicati. Al centro della bilancia fra le opportunità ed i rischi offerti da questo nuovo scenario ci sono i commercialisti dotati delle competenze e degli strumenti utili per (prima) trovare e (poi) mantenere l'equilibrio necessario ad un adeguato, florido, sano e sostenibile sviluppo economico.