Partecipa anche Palermo
Dopo i flop degli anni scorsi disponibili per il capoluogo siciliano 300 mila euro per i progetti di democrazia partecipata
A gennaio scorso si metteva in evidenza che il Comune di Palermo per troppo tempo, dal 2016 al 2022, era rimasto seduto ed inerte di fronte al binario in cui ogni anno passava il treno regionale con il carico di opportunità di spesa; ogni anno il convoglio, non effettuando alcuna sosta, riportava al mittente il suo carico restituendogli, negli anni, un importo complessivo di circa 2 milioni di euro. (vedi articolo qui). Oggi, finalmente, quel treno si è fermato ed alla stazione di Palermo, dal primo vagone, sono scesi poco più di 300 mila euro fieri ed orgogliosi di essere investiti in progetti di democrazia partecipativa. Il Comune di Palermo, infatti, dopo aver approvato il primo regolamento per l’utilizzo delle somme con forma di democrazia partecipata nel novembre 2022, ha pubblicato l’ avviso pubblico che mette a disposizione circa 300 mila euro per la realizzazione di progetti proposti direttamente dalla cittadinanza. Si tratta di un’opportunità storica per i singoli cittadini, le associazioni, gli enti pubblici e privati e le imprese di partecipare attivamente alle decisioni pubbliche e di contribuire alla crescita del bene e del valore comune. Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro il 18 maggio 2023 e dovranno rientrare in una delle seguenti aree tematiche: decoro urbano e viabilità (comprese aree verdi e recupero edilizio); politiche socio-educative, sportive e giovanili; attività culturali e turismo; servizi digitali connessi alle aree precedenti. Il sindaco Roberto Lagalla nella sua dichiarazione ha espresso soddisfazione per questo risultato: “ Queste risorse sono lo strumento che l’amministrazione comunale intende utilizzare per coinvolgere la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune. Finalmente, dopo anni, con questo avviso il Comune di Palermo riesce a mettere in campo vere e concrete forme di democrazia partecipata ”.
Anche parte della cittadinanza ha accolto volentieri la buona novella ma, nonostante ciò, duole dover evidenziare che soltanto una parte di essa ha piena consapevolezza di quale sia il potenziale di questo avviso. La popolazione ha bisogno di un'iniezione di fiducia verso la pubblica amministrazione e di essere riavvicinato e rieducato al concetto del bene e del valore pubblico. Senza una massiccia opera di informazione dettagliata e capillare sui contenuti e sulle possibilità messe a disposizione dall'ente, il rischio è che l'avviso resti l'oggetto di un bel comunicato stampa, di una dichiarazione o di un articolo di giornale. Un plauso, quindi, alle buone iniziative, un benvenuto al Comune di Palermo nel mondo del bilancio partecipativo ed un rinnovato e forte invito a tutti i governi degli enti ad investire maggiormente e più efficacemente in attività di informazione, supporto e trasparenza perché la democrazia partecipata è si un dovere ma soprattutto è un diritto civico e costituzionale.