La situazione finanziaria dei comuni e la necessità di figure ad hoc
Al via un corso di specializzazione in “Disequilibri, crisi e riorientamento delle istituzioni pubbliche locali”, organizzato dalla SAF Sicilia.
Secondo l’ultimo aggiornamento di settembre sono 57 i comuni in dissesto in Sicilia al quale si aggiunge anche il libero consorzio di Siracusa. Una vera emergenza più volte finita sulle pagine della cronaca. La situazione di questi enti rappresenta una sfida significativa per l'amministrazione pubblica e la sostenibilità economica della regione. Questi problemi finanziari hanno radici profonde e molteplici cause, che vanno dall'inefficienza nella gestione delle risorse alla scarsa capacità di generare entrate. Il dissesto, però, rappresenta solo lo stadio finale di un disequilibrio contabile che si manifesta nel tempo. Tra le cause una cattiva gestione delle risorse finanziarie: molti comuni si sono trovati in difficoltà a causa di spese e investimenti sconsiderati, mentre non sono stati in grado di generare entrate adeguate per coprire tali costi. Inoltre, la dipendenza eccessiva dai trasferimenti statali ha reso alcuni comuni vulnerabili alle fluttuazioni economiche nazionali e alle decisioni politiche a livello centrale. Questa dipendenza ha contribuito a una mancanza di autonomia finanziaria e decisionale a livello locale. Per affrontare questa crisi, è essenziale un approccio multidimensionale e i dottori commercialisti sono i professionisti capaci di farlo. Di questo si parlerà nel corso di una tavola rotonda organizzata dall’Ordine dei commercialisti di Palermo che si tiene il 6 ottobre alle 10 a Villa Malfitano. L’incontro servirà anche a presentare il programma del Corso di specializzazione “Disequilibri, crisi e riorientamento delle istituzioni pubbliche locali”, organizzato dalla SAF Sicilia (la scuola di alta formazione dei commercialisti) che avrà inizio il prossimo 16 novembre in modalità e-learning. La tavola rotonda sarà l'occasione per promuovere un momento di confronto istituzionale tra gli attori sociali in materia di Enti Pubblici. E’ proprio un protocollo d'intesa siglato tra il Coordinamento degli Ordini dei Commercialisti della Sicilia e la Corte dei Conti della Regione Sicilia il documento che prevede una maggiore sinergia istituzionale formativa tra gli enti.
Un corso per esperti
Tramite il corso, inoltre, sarà possibile predisporre una long list di figure altamente specializzate in materia come l’Esperto nelle procedure di riequilibrio, ovvero di componente l'Organo straordinario di liquidazione (articoli 252 e seguenti del TUEL) da potere mettere a disposizione delle istituzioni territoriali (Anci, Corte dei Conti, Prefetture, etc). Il corso ha l’obiettivo di orientare i partecipanti verso una conoscenza approfondita della normativa, della giurisprudenza e delle prassi riguardanti le cause della manifestazione delle patologie finanziarie degli enti locali, e le possibili “terapie”. Il corso sarà arricchito dalla presentazione di specifici casi. In assenza – e, si auspica, nelle more – di una produzione manualistica che guidi le attività delle differenti fasi del riequilibrio pluriennale, ovvero del dissesto, il corso vuol rappresentare un’utile ed efficace iniziativa in ausilio di coloro che rivestono e rivestiranno il ruolo e che svolgono e svolgeranno le funzioni di fisiologico riorientamento della gestione delle Amministrazioni in argomento.
Le politiche dei comuni
I comuni dovrebbero adottare politiche di austerità responsabili, riducendo le spese superflue e migliorando la gestione finanziaria. Allo stesso tempo, è fondamentale promuovere lo sviluppo economico locale attraverso l'attrazione di investimenti, il sostegno alle piccole imprese e la diversificazione delle fonti di entrate. Inoltre, una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione finanziaria dei comuni è essenziale per prevenire abusi e corruzione. Le autorità locali devono impegnarsi a fornire relazioni finanziarie chiare e accessibili al pubblico e ad adottare misure rigorose di controllo e verifica. “Infine, è cruciale una collaborazione stretta tra i comuni, la regione e il governo centrale e gli ordini professionali, come quello dei commercialisti, per sviluppare strategie coordinate per prevenire o affrontare il dissesto finanziario. Solo attraverso un impegno collettivo è possibile sperare di superare questa sfida e garantire un futuro sostenibile per i comuni in Sicilia”, ha spiegato Nicolò La Barbera presidente della SAF Sicilia e dell’Ordine di Palermo.