Lo sviluppo sostenibile, una svolta epocale chiama i Commercialisti

Il governo nazionale, introducendo nel nuovo comma 3 dell'art. 9 della Costituzione un inedito ed espresso riferimento all'“interesse delle future generazioni”,

Lo sviluppo sostenibile, una svolta epocale chiama i Commercialisti

L'anno che è appena passato ha sancito l'ingresso dello Sviluppo Sostenibile fra i principi fondamentali della nostra Costituzione. L'8 febbraio 2022 la Camera dei Deputati, approvando definitivamente gli articoli 9 e 41 della Costituzione Italiana, ha mosso uno storico passo verso una svolta epocale. Dal 1948, infatti, nessuna modifica ha mai interessato i primi 12 articoli della Costituzione, rubricati come “Principi Fondamentali”.

Un piccolo passo indietro...
L'attuale concetto di sostenibilità cominciò a diffondersi ufficialmente nel 1987, nel corso dei lavori della Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo, ma fu nel 1992, che i capi di stato mondiali, all'esito della Conferenza di Rio de Janeiro sull’ambiente e lo sviluppo, definirono il concetto di sviluppo sostenibile come uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”.

...per fare un salto in avanti
A distanza di 30 anni il governo nazionale, introducendo nel nuovo comma 3 dell'art. 9 un inedito ed espresso riferimento all'“interesse delle future generazioni”, ha dato valore costituzionale alla definizione generale sancendo, di fatto, l'impegno verso l'elaborazione e la tutela di un modello di sviluppo che soggiaccia al test della giustizia intergenerazionale.

 La necessità di un cambiamento culturale ed il ruolo del commercialista...
La costruzione di un percorso efficace per realizzare la transizione verso la sostenibilità a tuttotondo richiede un cambiamento culturale che, diversamente da quanto accade nell'ambito della sostenibilità ambientale dove l'opinione pubblica risulta già abbastanza sensibilizzata, sotto il profilo economico-aziendale necessita ancora di un grande sforzo da parte di tutti gli attori.
I commercialisti, economisti per eccellenza, rappresentano i giusti intermediari per agevolare il cambiamento culturale necessario ad una crescita economica responsabile, sostenibile e rispettosa dell'ambiente; un cambiamento che richiede un approccio innovativo al business con l'introduzione di nuovi modelli; un cambiamento che rappresenta un'opportunità di crescita per tutti gli stakeholder coinvolti e nel cui ambito i commercialisti, oltre a fungere da promotori, giocheranno un ruolo fondamentale. Questo è il messaggio che il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nell'anno della svolta, ha voluto trasferire, organizzando un evento formativo dal tema  “Il Valore della Sostenibilità”, nei giorni 14 e 15 dello scorso mese di ottobre a Bologna. Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Elbano De Nuccio, nel presentare i risultati della ricerca effettuata dalla Nomisma s.p.a., in collaborazione con la Fondazione Nazionale Commercialisti, dalla quale è emerso che la sostenibilità è ancora poco conosciuta e poco praticata sia dai professionisti sia dalle imprese, non ha nascosto la sua personale difficoltà nel dover “spiegare” e “convincere” la platea  sulle motivazioni che hanno spinto il CN a scommettere ed investire sul tema della sostenibilità “in un momento in cui non sempre si riesce a percepirne la portata ed il valore aggiunto”. Ciononostante il desiderio di parlare di futuro e di opportunità ha prevalso sulle incertezze, lasciando spazio all'organizzazione di una due giorni in cui, agli ospiti ed ai relatori, è stato affidato il compito di accompagnare gli intervenuti in un percorso che, partendo dagli aspetti più squisitamente normativi e teorici, approdasse verso gli aspetti più concreti ed operativi dell'argomento.

...tra ideologia e pragmatismo
Lo sviluppo sostenibile è un fenomeno economico ed in quanto tale quantificabile attraverso l'attribuzione di un valore. In questo processo di misurazione e rendicontazione esistono ed insistono le aree di competenza specifica e di specializzazione. Prendendo spunto da questa visione, il consigliere del CN delegato alla sostenibilità, Gian Luca Galletti, con lo sguardo rivolto al futuro ha definito il commercialista in materia di sostenibilità un esperto in valutazione degli impatti sociali ed in misurazione del valore secondo i fattori ESG, un conoscitore degli standard nazionali ed internazionali di rendicontazione, uno specialista in finanza sostenibile ed un consulente in strategia di sviluppo e crescita per il mantenimento della continuità aziendale. Quest'area di specializzazione, secondo i dati elaborati dalla Nomisma, attualmente interessa solo il 9,3% degli intervistati, troppo poco rispetto alle necessità di un mercato decisamente in espansione.

In conclusione
La sostenibilità è un tema che guarda al futuro e che ci coinvolge a 360 gradi perché interessa vari  aspetti del noi: NOI come cittadini, NOI come componenti di una collettività, NOI come professionisti potenziali intermediari,ancora una volta, di un' importante transizione di pensiero. Gli ultimi anni hanno dato dimostrazione che adottare un comportamento che abbia a cuore l'impatto ambientale, i fattori sociali e lo stile di governance (fattori ESG – Enviromental, Social e Governace nel panorama internazionale) è ormai un'esigenza inevitabile. Al commercialista il compito di “far capire alle aziende che assistiamo quanto abbiano da guadagnarci in termini di solidità e reputazione”,  ha chiosato il Presidente De Nuccio. I commercialisti sono pronti per questo importante ruolo e per essere, come sempre, utili al Paese ed oltre.